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Dolomiti Lucane

Le Dolomiti Lucane sono il rilievo montuoso che nel cuore della Basilicata caratterizza il paesaggio con spettacolari guglie e sagome che hanno suggerito nomi fantasiosi come l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta.
Si trovano nel territorio dei comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, un luogo che ha un paesaggio particolarmente affascinante, con i due borghi situati in prossimità di vette disposti uno di fronte all’altro. Proprio questa particolare ubicazione consente di effettuare un incredibile volo attraverso lo spazio che separa i due paesi, il Volo dell’Angelo.

Le suggestive Dolomiti Lucane rientrano nel Progetto “Natura 2000 Basilicata”, il principale strumento della politica dell'Unione europea per la conservazione della biodiversità. E’ una rete ecologica istituita ai sensi della Direttiva "Habitat" 92/43/CEE per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
Rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) istituite dagli Stati Membri, secondo quanto stabilito dalla Direttiva “Habitat”, e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE “Uccelli”. In tutta l'Unione europea Rete Natura 2000 comprende oltre 25.000 siti per la conservazione della biodiversità.

Le zone a tutela speciale in Europa sono 94, di cui 28 appartengono alla Basilicata e 2 sono di pertinenza del Comune di Pietrapertosa: le Dolomiti Lucane e il Parco di Montepiano, con i suoi maestosi Cerri Colonnari.

A livello geomorfologico, la loro nascita risale al periodo del Miocene medio circa 15 milioni di anni fa durante il quale si formarono in fondo al mare le arenarie che oggi ne costituiscono le rocce.
Il gruppo di montagne più elevato è quello della Costa di S. Martino chiamato Piccole Dolomiti in quanto ricorda le caratteristiche delle famose Pule Trentine. Altrettanto importanti sono i picchi delle Murge di Castelmezzano e le guglie di Monte Carrozze.

Negli anfratti più inaccessibili, fanno il loro nido splendidi esemplari di volatili, come la Cicogna Nera, che nidifica ogni anno tra febbraio e marzo, il Nibbio Reale, Gheppio, Falco Pellegrino.

Per quanto riguarda la flora, nonostante le guglie non presentino una ricca vegetazione, è possibile ammirare interessanti specie di piante quali la Valeriana Rossa, la Lunaria Annua, l’Onosma Lucana.

A Pietrapertosa, le cime imponenti e spigolose abbracciano le forme morbide della montagna Caperrino, alle cui pendici scorre il torrente Rio, un affluente del Basento che ha scavato una profonda gola che divide a Nord le Murge dalla Costa di S. Martino a sud.