Mascio

Culto arboreo Mascio

Festa del Mascio

La Festa del Mascio è uno dei culti arborei più importanti di tutta la Basilicata.

Intriso di storia, natura, tradizioni e leggende, viene ancora oggi celebrato la domenica seguente il 13 giugno, in onore di Sant’Antonio di Padova.
Anche se mutato nel significato e nella funzione, conserva tutta l’energia vitale dei tempi più antichi.

La Festa si sviluppa in tre fasi che segnano i momenti principali della complessa azione scenico cerimoniale.

Nella prima fase viene abbattuto un cerro, albero ad alto fusto, precedentemente individuato e riconosciuto come Re del bosco.
Nella seconda fase è abbattuto un altro albero: un agrifoglio, scelto tra quelli più ricchi di rami e di fogli, detto Cima: la Regina del bosco.

Il giorno seguente l’abbattimento, avviene il percorso “pre-nuziale”.
Lo Sposo, il cerro o il Maggio, è trascinato da diverse pariglie di buoi; mentre la Cima, la Sposa, è portata in paese con la chioma poggiata sul giogo di due giovani vacche.

La terza fase si realizza in paese dove i due alberi sono trionfalmente introdotti ed accolti con grande gioia, espressa da concerti bandistici ed offerta di vino e biscotti a tutti i presenti. Il giorno successivo al trasporto, il maggio e la cima vengono innestati uno all’altra, quasi a simboleggiare una sorta di matrimonio tra le due piante.

In mattinata si svolge la parte più propriamente religioso-cristiana della processione della statua di Sant’Antonio per le vie principali del paese.

Ultima tappa della statua è dinanzi il convento di S. Francesco. Nel frattempo il maggio inizia ad essere eretto tramite arrampicata e l’uso delle funi.
Al calar del sole infatti, ha luogo la fase conclusiva con la scalata.

Il trasporto processionale dei due alberi è senza dubbio la fase più spettacolare e coinvolgente e consente a chiunque di partecipazione al corteo, sentendosi quasi invitati ad un vero matrimonio.