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Bosco di Montepiano

La natura che si esplica
al racconto,
diversificandosi
alla vita,
al respiro.

Il Bosco di Montepiano si estende lungo il limite occidentale della provincia di Matera a sud del comune di Accettura e del complesso delle Dolomiti Lucane.
Il sito, interamente boscato, è caratterizzato da un andamento poco accentuato della morfologia, che culmina con Toppo della Guardiola a 1115 m s.l.m..

Il settore occidentale è caratterizzato da valloni che si immettono più a sud nella Fiumara di Gorgoglione. L’area rientra nei territori comunali di Pietrapertosa, Accettura e Cirigliano e ricade in gran parte nel Parco Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.

Occupa un territorio di circa 800 ettari, distribuiti lungo una fascia altimetrica che va dai 750 ai 1158 m. slm, con esposizioni prevalenti nel quadrante nord.

Da un punto di vista geologico, il sottosuolo appartiene al Miocene e al Miocene Cretacico, con formazioni di:

  • Argilloscisti e arenarie feldspatiche grigi, con calcari marnosi bianchi e noduli di selce alla base;
  • Quarzareniti, con scarso legante argilloso, grigiocalcari in grossi banchi, con sottili intercalazioni di argilloscisti grigi e verdastri;
  • Scisti argillosi policromi a scagliette, in genere inglobanti pacchi do strati di calciruditi e calcareniti grigie con foraminiferi rimaneggiati.

L’area è quasi interamente dominata dalla maestosa presenza dei Cerri Colonnari, Quercus cerris. In particolare il bosco di Montepiano si distingue per l’abbondante presenza di agrifoglio, Ilex aquifolium, che costituisce in alcuni tratti uno strato alto-arbustivo continuo da attribuire a particolari condizioni di umidità atmosferica favorevoli a questa specie.

Il bosco è spesso anche utilizzato come luogo di pascolo, con tratturi interamente naturali e leggere forme di antropizzazione. Ma, nelle zone dove il pascolo e la pressione antropica sul bosco sono minori, la foresta si presenta ben conservata e con una struttura più complessa, trovando anche specie quali Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Rosa canina, Acer campestre.
Nel sottobosco, si rilevano alcune specie d’interesse conservazionistico fra le quali Orchis mascula, Dactylorhiza romana, Polygonatum multiflorum.

Per quanto riguarda la fauna, risulta essere tipica degli ambienti forestali appenninici di media montagna. Le formazioni boschive offrono nicchie idonee per un certo numero di specie particolarmente “esigenti” sotto il profilo ecologico.
Infatti, il sito ha una vocazione di conservazione e tutela di alcune specie di uccelli forestali: Picchio rosso mezzano, Dendrocopos medius e Balia dal collare, Ficedula albicollis, estremamente diffusi e comuni in gran parte della ZSC.