Transumanza

La transumanza è un modello di vita pastorale, tipica dell’area mediterranea e dell’Europa Orientale, che si colloca in una posizione di passaggio tra il nomadismo e l’allevamento sedentario.

È l’intreccio di forme di pastoralismo più ancestrali con le nuove esigenze di economie più stanziali, che producono un’economia di mercato regolata da forme di tutela di embrionale legislazione.

Si basa sullo spostamento stagionale delle aree montane e quelle vallive, a seconda del clima. In Basilicata, i pastori e i loro animali tradizionalmente si trasferivano nelle zone di montagna agli inizi dell’estate per far ritorno in pianura quando cominciavano i primi freddi autunnali.

Il fenomeno della transumanza ha segnato il territorio con il suo reticolo di tratturi, tratturelli, bracci, e con il complesso delle strutture di servizio lungo le vie percorse da pecore o armenti, come fontane, taverne o riposi.

Un’altra traccia della storia scritta con la terra lucana.

La pratica ad oggi resta ai margini dell’attività di allevamento, ma i percorsi della transumanza si caratterizzano per la loro marcata connotazione culturale e paesaggistica e possono quindi esercitare una funzione particolarmente attrattiva all’interno dell’aumentata sensibilità ecologico-ambientale, specie quando sono compresi entro parchi ed aree protette.

Da questo punto di vista, la riproposizione della transumanza bovina nei territori del Parco della Murgia Materana ha il valore di una forma di patrimonializzazione di un’attività appartenente al passato, e di cui si conserva ancora viva la memoria, che da una parte tende al recupero dei tracciati tratturali e dei manufatti rustici a essi connessi, dall’altra alla valorizzazione della razza podolica, un tempo molto diffusa in Basilicata e in Puglia, dal cui latte si producono ottimi prodotti caseari.